Tempio di Poseidone
Edificato nel 444 a.C. per volere di Pericle, il Tempio di Poseidone eretto in marmo grigio sul posto di un antico santuario risalente al VI secolo a.C, di cui oggi sono visibili i resti al capo Sounion, venne quasi completamente distrutto durante la seconda guerra persina.
Il marmo utilizzato per la costruzione del tempio proviene dalle cave di Agrileza, situate a pochi chilometri di distanza. I numero delle colonne originariamente era 34, ma oggi sono in piedi soltanto 15. Una di esse porta le iniziali del poeta inglese Lord Byron che venne qui nel 1810.
Il tempio fu restaurato a partire dal XIX sec., epoca in cui furono rinvenuti due colossali kouroi di età arcaica, oggi custoditi al Museo Archeologico Nazionale di Atene.
Dedicato al dio del mare, Poseidone, il tempio non potrebbe avere una posizione migliore di questo promontorio affacciato a 60 metri di altezza sopra la costa del Mar Egeo. Le colonne rimaste in piedi fino ai giorni nostri risultano snelle e lunghe, nonostante non siano altissime: l'effetto è dovuto alla così detta entasi, procedura architettonica che rigonfiava leggermente la parte centrale della colonna. Il diametro delle colonne è di 1 m alla base e 79 cm in cima.
Studi archeologici dimostrano che il tempio è stato progettato dallo stesso architetto (sconosciuto) che ha costruito anche il Tempio di Efesto nell'Agorà ad Atene.
Oggi i resti del tempio sono circondati da funi protettori per evitare eventuali danni causati dalle migliaia di persone che lo visitano ogni giorno.
Dai gradini del monumento si hanno splendide vedute sul mare, spesso agitato, sul Golfo Saronico e alcune isole, tra cui Makronfssi a sinsitra e Ceo, l’odierna Kéa, a destra.