Isola di Spetses
Il nome originario dell’isola di Spetses, Pityoussa, in lingua greca significa “ricca di pini” e fa allusione alle lussureggianti pinete che profumano ancora l’aria nella calura estiva.
Occupata dai veneziani nel 1220, dai turchi nel 1460 e poi dagli albanesi nel XVI secolo, l’isola si sviluppò come potenza navale partecipando con la sua flotta alla grande rivoluzione greca. Nelle vicinanze del capoluogo troviamo ancora imponenti palazzi che risalgono a questo florido periodo, tuttavia, nonostante la ricca storia si Spetses, non vi sono particolari resti archeologici.
Spetses città
Capitale dell’isola, Spetses città si allunga sulla costa per oltre 2 km. E’ una città dinamica e alla moda e sebbene più sofisticata rispetto a Poros, non ha la raffinatezza di Hydra. Può invece vantare le migliori spiagge dell’arcipelago Argo-Saronico, con strutture ricettive all'avanguardia che rendono l'isola una destinazione prediletta dagli amanti del nuoto e degli sport acquatici.Il centro città si concentra sul molo di Dapia, ricco di caffè e locali. A sud-est, si estende il porto antico della insenatura di Vitltiza, dove si costruiscono ancora barche di con metodi tradizionali. Sopra la marina, la seicentesca chiesa di Agios Nikolaos, vanta bellissimi mosaici e una cella campanaria firmata dagli artigiani di Tinos.
Visitare l'isola di Spetses: Spiagge e itinerari
L'isola è attraversata da una strada abbastanza ben tenuta, ma sia gli isolani sia i turisti la percorrono di solito a piedi o in bicicletta. I più comodi potranno nolleggiare un motorino o una macchina.
Le spiagge di sabbia dell’isola sono le migliori dell’arcipelago Argo-Saronico, e includono Ligoneri, Vrellas, e Agia Paraskevi.
Gli isolani sono orgogliosi del loro patrimonio marinaro e in particolare della loro più famosa concittadina, Laskarina Bouboulina (1771-1825), la cui statua abbellisce il porto. Bouboulina fu una figura fondamentale nella lotta della Grecia contro i turchi e divenne ammiraglia della Marina durante la Guerra d’Indipendenza.
Accanto al porto della città di Spetses, la Casa di Bubulina oggi è un museo in sua memoria curato dai discendenti che durante la stagione d’apertura offrono visite guidate con guide anche in lingua italiana.