Isola di Patmos
L'arrivo di San Giovanni sull'isola di Patmos, nel 90 d.C., e la costruzione del monastero a lui consacrato nel 1088 trasformarono questa regione in un'importante destinazione di pellegrinaggio.
A volte chiamato anche “Gerusalemme dell'Egeo”, è qui che il santo ebbe la visione descritta nell'Apocalisse, dettata poi ai discepoli. Intorno al luogo della visione, la Grotta Santa dell'Apocalisse, nel 1090 è stata costruita la Chiesa di Agia Anna, poco dopo la fondazione del monastero, trasformando Patmos in uno dei più significativi luoghi religiosi per la chiesa greco-ortodossa. Tutt'oggi, nonostante la continua espansione del turismo, l'isola ha mantenuto il suo ruolo di méta spirituale.
Oltre l'aspetto religioso l'isola di Patmos è ovviamente anche un importante fulcro turistico del Dodecaneso, caratterizzata da splendide spiagge e villaggi tradizionali costruiti lungo strade che si arrampicano su colline che colmano a 775 metri con il Monte Prasino, dal quale uno spettacolare precipizio nel Mar Egeo offre una splendida vista sul mare.
Patmos città
Capoluogo dell'isola, la città di Patmos è composta di due aree ben distinte: nella parte bassa il porto, o Skala, caratterizzato da una vita animata lungo la splendida spiaggia e i il lungomare, e la parte alta, Chora, o città antica, con palazzi eleganti e oltre quaranta chiese.
Skala
Il porto principale dell'isola è Skala, un'ampia insenatura naturale, dove traghetti e navi da crociera gettano l'ancora con un susseguirsi incessante. Le strade vicine al porto sono cosparse di agenzie di viaggio, bar e ristoranti. In attesa dei traghetti o delle barche che portano verso le spiagge dell'isola merita fare sosta nella caffetteria Arion, ubicata in uno splendido palazzo neoclassico.
Le spiagge nelle immediate vicinanze della città sono ovviamente molto affollate, per chi desidera un po' di tranquillità in più, ne vale la pena proseguire verso nord, dove oltre la spiaggia di ghiaia si può accedere a un comodo campeggio e fermarsi per pranzo in accoglienti taverne. Da non perdere il sito delle rovine dell'acropoli di Kastelli situata nelle vicinanze, dove in cima ad una collina si può visitare anche la cappella di Agios Konstantinos.
Tra Skala e Chora, capoluogo dell'isola, troviamo il Monastero dell'Apocalisse, nella quale sono esposti icone e antichi dipinti e dove si può visitare la Grotta Sacra, l'imponente spaccatura nella pietra dalla quale si narra che Dio abbia parlato a San Giovanni.
Chora
Arrampicandosi su una stradina che parte da Skala verso il monastero di San Giovanni si arriva a Chora, situata in strategica posizione innalzata, da dove nelle giornate soleggianti si possono intravedere le isole di Samos e Ikaria. L'incantevole cittadina è un gioiello dell'architettura bizantina, con stradine delle casine bianche e quasi quaranta abbazie e chiese.
Il Monastero di San Giovanni è il più famoso. Costruito nel 1088 con mura fortificate per resistere agli attacchi dei pirati, è un monastero ancora in uso, solo alcune zone sono però aperte ai visitatori.
Visitare Patmos – Spiagge, itinerari
Gli amanti del mare e del bagno troveranno a Patmos lidi incontaminati, ben attrezzati per la vita balneare con tutte le comodità della vacanza moderna. Per chi ama le gite in natura, non mancano gli affascinanti itinerari che vi portano attraverso le rigogliose valli dell'entroterra. La spiaggia più rinomata dell'isola è nella parte occidentale di Patmos, con sabbia fine e acqua sempre pulita.
Partendo la Skala, le gite in barca portano a tutte le sponde attrezzate per la balneazione. Con autobus si arriva a Kampos, Grikos e Chora.
Oltre la capitale, la destinazione turistica più gettonata è Grikos, grazie alla splendida baia e la spiaggia cosparsa di bar e ristoranti. Nella parte meridionale il lido più rinomato e Psili Ammos, contradistinta pe la finissima sabbia bianca e le dune che offrono un paesaggio affascinante amato in particolar modo dai nudisti. Nella lontananza si intravvede lo scoglio di Genoupas. Nel nord invece si distingue il lido di Kampos, raggiungibile scendendo verso il mare dall'omonimo villaggio situato sulla collina, molto ben attrezzato per gli sport acquatici. Il giro dell'isola termina verso est, con Vagià Geranoù e Livadi.