Isola di Chios
Nonostante le sue bellezze naturali e le splendide colline a nord dell’isola, dominate dal Monte Pellinaion Oros, l’isola di Chios è poco frequentata dai turisti.
Era un’isola fiorente sin dai tempi antichi, con un ulteriore sviluppo durante il Medioevo, diventando uno dei più ricchi territori dei genovesi, grazie al redditizio commercio con la resina mastice, praticato fino alla guerra d’indipendenza del 1822, quando gli isolani furono decimati portando alla decadenza dell’isola, devastata poi dal grande terremoto de 1881, che ha ulteriormente danneggiato le località dell’isola.
Oggi Chios è una destinazione di villeggiatura ideale per chi ama i viaggi avventurosi, dove si può osservare l’autentico stile di vita greco ed essere accolti con genuina ospitalità. E' una delle isole più grandi dell’Egeo, (47 km da nord a sud), conosciuta come l’Isola del Mastice, una sostanza collosa molto richiesta nel passato, da usare come base per vernici, colori, cosmetici e medicinali.
Capoluogo dell’isola, Chio città, è stata abitata fin dall’Età del bronzo, colonizzata successivamente dalle popolazioni dell’Asia Minore intorno al IX secolo a.C. Il sito fu prediletto più per la posizione strategica di fronte la terraferma turca, che per le su possibilità di ormeggio: di fatto, i vari invasori dovevano costruire lunghi frangionde.
Nella città sono rimasti pochi edifici risalenti all’epoca prima del terremoto. Oltre al kastro, le attrattive più rilevanti sono il variegato bazar in vetta al Roidou, e una fontana ottomana datata 1768, situata all’incrocio tra Martyron e Dimarchias. La città offre numerose strutture ricettive, con alberghi e ristoranti adatti a tutte le tasche.
La fortezza ubicata nel centro urbano, il kàstro, fu eretto dai bizantini e perfezionato dai genovesi dopo l’occupazione di Chios, nel 1346. La città ospita anche un Museo Bizantino, con una ricca collezione di reperti archeologici, e il Museo Philip Argenti museo del folclore e dell’artigianato. All’interno delle mura del castello troviamo una moschea e un cimitero turco, i resti di uno stabilimento balneare. Oltre la capitale, l’attrattiva principale dell’isola è il monsatero di Nea Moni, rinomato per i suoi bellissimi mosaici.