Colosso di Rodi
Tra le più rinomate delle Sette Meraviglie dell'antichità, il Colosso di Rodi era un'enorme statua rappresentando Helios, il dio del sole. La sua altezza, si ritiene, di aver superato i 32 metri, essendo la più grande statua del mondo antico.
E' stata edificata nel 305 a.C. per ricordare la vittoria degli isolani su Demetrio, figlio del sovrano di Cipro. Lo scultore coordinatore dei lavori è stato Chares di Lindos, il quale per ben dodici anni ha condotto i lavori.
La costruzione del Colosso di Rodi
La costruzione iniziò nel 292 a.C. I racconti dell'epoca descrivono una struttura basata su barre di ferro sulle quali sono state fissate le lastre di bronzo che formarono l'involucro.
L'interno della statua, posizionata su un piedistallo di marmo alto circa 15 metri, è stato poi riempito con blocchi di pietra man mano che la costruzione si innalzava. Per realizzare la gigantesca statua sono state usate il bronzo delle armi abbandonati da Demetrio e circa nove tonnellate d'argento.
Il crollo del Colosso di Rodi avvenne nel 227 a.C. per via di un catastrofico terremoto. La statua rimase caduta a terra per circa 800 anni, fino all’arrivo degli arabi, nel 653, i quali hanno tagliato e trasportato i pezzi a Emesa, vendendo tutto a dei mercanti ebrei.
Alcuni disegni e racconti dell'epoca rappresentano la statua fungendo probabilmente anche da faro, posta con le gambe divaricate sull'ingresso del porto di Mandraki, dove ora si trovano i due pilastri su cui poggiano dei daini di bronzo. Altri fonti invece presumono che il colosso non è mai stato nell'area del proto, ergeva invece sul posto del Tempio di Apollo, ora zona del Palazzo dei Gran Maestri.
Ricostruzione del Colosso
La prima ricostruzione della statua è stata proposta da Politelmio, ma gli isolani rifiutarono la sua offerta per paura dell'ira del dio Helios.
Nell'anno 2000 Rodi George Iannopoulos, l'allora sindaco di Rodi, annunciò un bando per la ricostruzione della statua con le tecniche e le dimensioni originali, da completare per le Olimpiadi di Atene, ma l'iniziativa non ha mai avuto alcun seguito.
Ulteriormente è stata valutata la costruzione di una statua alta oltre 60 metri, per consentire l'ingresso delle navi di oggi, guidata dall'architetto greco Dimitris Koutoulas e realizzata dallo scultore tedesco Gert Hof, purtroppo anche questa volta senza una concreta messa in atto del lavoro.