Rodi, la Città vecchia
Rodi conserva le tracce di una civiltà antica di quasi 2500 anni, preservando fino ad oggi le costruzioni risalenti ai tempi de Cavalieri di San Giovanni, che vi giunsero sull’isola nel 1309 ed edificarono la vecchia città medievale dominata dalle torri del Palazzo dei Gran Maestri.
L’insieme architettonico di tutta l’area fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, i turisti tuttavia visitano solo le stradine principali, per i loro ristoranti e negozi di souvenir, anche se vi sono tanti splendidi palazzi da ammirare in quest’area divisa tra il Collachium e il Bourg. Il primo era il quartiere dei Cavalieri, mentre nel Bourg abitavano il resto degli cittadini, greci, turchi ed ebrei.
Il cuore dell’attuale città, tra i più belli centri urbani fortificati della Grecia, è racchiusa da 4 km di mura e un fossato, ed è accessibile attraverso undici porte.
Il Collachium
L’area del Collachium racchiude la Via dei Cavalieri e il Palazzo del Gran Maestro. Camminando lungo il porto, con la città sulla destra e le mura della Città Vecchia di fronte, si raggiunge la Porta di Eleftherias, il cui nome significa “Libertà” e ricorda la conquista dell’indipendenza greca dal potere ottomano. Fu costruita dagli italiani e porta da Eleftherias a Plateia Syrnis, da dove un passaggio a volta si estende fino all’Apellou. Provenendo dalla città nuova, l’accesso avviene tramite la porta d’Ambosie, commissionato nel 1512 dal Gran Maestro d’Amboise.
Il Bourg
Adiacente al Collachim, nella vicinanza della porta d’Amboise, troviamo la torre dell’orologio recentemente restaurata, eretta nel 1852 sulla base di una torre bizantina, che segna l’inzio del labironto di vie del Bourg. Il fulcro della zona è Sokràtous, un viale con negozi in stile bazar che dà su affascinante piazze ombreggiate, con bar, caffetterie e terrazze all’aperto. Lo stile architettonico ha delle tracce orientali, medievali e neoclassici. Tra le abitazioni si intravedono le moschee ottomane tutt’ora attive. Visitando il Bourg sono da non perdere l’Ospizio della Nazione Italiana e la chiesa Panagiatis Nikis, nelle vicinanze della porta di Santa Caterina, costruita dai Cavalieri nel 1480, dopo la presunta apparizione di Maria che, si narra, aiutò alla vittoria sui turchi. La porta Koskinou, aperta verso questo quartiere, offre anche una splendida vista sul mare.
Museo Archeologico
Le sale del museo archeologico occupano l’ex ospedale gotico dei Cavalieri (1440-1481). Il reperto più importante della collezione è il marmo di Afrodite di Rodi del I secolo a.C. Tra gli altri tesori in rilievo sono una testa in marmo di Helios, dio del sole e una stele tombale della necropoli di Kàmeiros del 400 a.C. L’esposizione include monete, gioielli e terrecotte da tombe micenee nel vicino sito di Ialyssos.
Museo di Arti Decorative
Andando verso Apellou, superando le rovine del Tempio di Afrodite, troviamo il Museo di Arti Decorative di Rodi, di fronte di al Museo Bizantino. Il museo ospita una bellissima collezione di arte decorativa, con piatti e piastrelle originari dalla Lidia e una ricca gamma di costumi tipici di Rodi. Subito dopo il Museo di Arti Decorative, andando a destra, troviamo l’Ippoton, conosciuta anche come la Via dei Cavalieri.
Museo Bizantino
Tra i vari musei del centro della città vecchia è da non perdere il Museo Bizantino, collocato in una chiesa del XIII secolo, diventata la Moschea di Enerum durante l’occupazione ottomana. Chiamata la “Moschea Rossa” dai cittadini, oggi il museo custodisce un’interessante raccolta di icone e affreschi trecenteschi provenienti dalla chiesa sconsacrata di Agios Zacharias, nell’isola di Halki.